Diario di un traduttore
[Pensieri, riflessioni, ossessioni e sogni di un giocatore alle prese con la lingua inglese]

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lunedì 31 luglio 2006

Creatività comune

Le traduzioni amatoriali sono legali? Questa domanda ha tormentato e tormenta ancora i pensieri di varie traduttori che operano in questo settore. Certamente si tratta di un discorso molto delicato che va affrontato con molta serietà e consapevolezza che comunque sia ci si addentra in un ambito che non può essere definitivamente etichettato come "legale" o "illegale".

Così un po' di tempo fa iniziavo un nuovo post per il blog, post che (al pari del blog stesso) rimase in attesa di essere completato e pubblicato. Ora, a distanza di qualche mese, voglio riprendere questo argomento e definirlo una volta per tutte.
Creative Commons: questo è il nome che, nel 2002, alcuni ricercatori della Stanford University hanno dato a un loro ambizioso progetto di poter realizzare una licenza artistica che non fosse per forza legata all'ambito legale, ma ugualmente che venisse universalmente riconosciuta. L'esigenza è nata nel tempo proprio a causa dei tanti lavori amatoriali e no-profit di cui internet è piena, lavori che (per la loro stessa natura) non potrebbero mai essere registrati in un tribunale regolare per ottenerne il copyright, ma sui quali gli autori vorrebbero ugualmente esprimere il modo in cui andrebbero utilizzati.
I Creative Commons definiscono queste linee guida: a chi è attribuito il merito, come possono essere copiati e distribuiti certi lavori, come persino debbano essere pubblicati. Certamente un malintenzionato può ignorare una licenza di questo tipo senza incorrere in alcun rischio di denuncia (come detto, non hanno - ancora - un vero legame giudiziario), ma l'intenzione della licenza è di fornire un'indicazione, non di proteggere.

Creative Commons Italia

Con la rinascita del gruppo (G.I.T. Reborn) iniziammo a scoprire queste nuove licenze che, sebbene esistenti da anni, non si erano ancora diffuse in maniera capillare. Data la natura delle nostre traduzioni, si trattava esattamente di quello che veramente faceva al caso nostro, qualcosa che stavamo cercando da tempo senza avere successo.
Ora a ogni nostra traduzione, a ogni nostro progetto, a ogni nostro documento, è allegata la descrizione della licenza che abbiamo scelto (non esiste un solo tipo di licenza, ma in base alle proprie esigenze si può definire ciò che si desidera).
Nulla vieta che qualcuno si impossessi di un nostro lavoro per spacciarlo per suo (non è mai capitato, ma non si sa mai), ma almeno la nostra parte l'abbiamo fatta.
Ma quale è il legame col discorso sulla legalità? Di certo il problema non viene risolto dalla Creative Commons, perché come ho scritto sopra ad oggi non ha alcuna valenza legale, ma chissà che un futuro le cose non possano cambiare. Nell'attesa di tali giorni (ammesso che mai giungeranno a noi) i lavori del Game Italian Translation saranno "coperti" in questo modo, nella speranza che gli utenti ne seguano le indicazioni (in questo senso ho molta fiducia nel prossimo).

domenica 30 luglio 2006

G.I.T. è...

... traduzioni (principalmente), e traduzioni sta tornando a pubblicare. Ho già capito da tempo che questa passione vive di alti e bassi: ora che il tempo libero dato dalla vita universitaria se ne è proprio andato, non resta che tornare di tanto in tanto sulle care vecchie attività del gruppo. Insomma, da una pausa all'altra sono momentaneamente tornato a occuparmi di traduzioni.
La prima vittima è stata Master of Orion 3, la cui traduzione era stata inizialmente curata da Luca "Bibo64" Pellizzoni, e che è stata nei mesi scorsi rivisitata e completata da Luca "Krenim" Deganello. Io dovevo solo preparare la patch per pubblicarla, ma causa la mia ultima assenza, questa patch (pronta da un paio di mesi) è potuta uscire solo ora.
La seconda vittima è poi Darwinia, al cui completamento mancava pochissimo: ho quindi completato le ultime parti (che erano quelle che spettavano a me) e ho iniziato il beta test, col pensiero che avrei rilasciato la patch prima di partire per le vacanze (difatti uscirà o domani o dopodomani).
Infine, la terza e ultima vittima, almeno per il momento, è un altro nostro lavoro che era in corso da un po'... Per il momento non posso dire di più (ehm...).
G.I.T. Reborn is back!

G.I.T. è

Preso da tutto questo, sono anche tornato a guardarmi intorno per vedere cosa era successo alla scena delle traduzioni in questi mesi di assenza. Beh, sono rimasto stupito quando ho visto che alcuni dei gruppi più famosi sono anche loro in fase di oblio: il sito dell'ITP Team non è più aggiornato da mesi e il loro forum è stato attaccato (uno dei primi post del mio blog parlava proprio di come i siti di gruppi di traduzione fossero inspiegabilmente oggetto di attacchi da parte di hacker), quello dei Figli di Gaucci è del tutto scomparso (dominio scaduto), il sito del VGameTT è stato anch'esso violato e quindi chiuso in attesa di una ripubblicazione, Legacy of Dewos è ancora attivo, ma mancante del forum.
Altri sono ancora attivi (SadNES cITy, Clomax Dominion, ecc...), ma la situazione di quelli che fino a un anno fa erano i gruppi più attivi nel campo delle traduzioni di giochi PC ad oggi non è confortante. Qualcuno su un forum ha constatato come probabilmente il ciclo di vita di questi gruppi era destinato a chiudersi per vari motivi, il primo dei quali è quello relativo ormai al grande numero di traduzioni ufficiali. Ebbene sì, pare che i distributori abbiano imparato la lezione e che pubblichino sempre più giochi nella nostra lingua (che poi era quello che volevamo).
Non tutto dura in eterno, e forse anche questa passione aveva la sua "data di scadenza".
Ad ogni modo, il G.I.T. non ha ancora finito il suo lavoro, questo è certo. Abbiamo ancora dei lavori da finire, e poi decideremo cosa fare. E anche se non ci leggerete per mesi, sappiate che noi ci siamo comunque. E se mai ci sarà un vero addio, ve lo faremo sapere. Se non altro, lo dobbiamo a tutti quelli che ci hanno seguiti negli anni e a tutti coloro che hanno collaborato col gruppo.

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sabato 29 luglio 2006

[...]

Manco da tanto tempo da questo blog, persino troppo per poter considerare questo spazio (che ormai sarà diventato quasi del tutto anonimo per chiunque eccetto me) ancora attivo. Io però non ho ancora dimenticato quale sfogo, quale senso di libertà, quale significato ha avuto questo blog nel corso dei mesi, vero angolo dove poter dare libero sfogo ad alcuni miei pensieri senza timore di invadere lo spazio di altri.
In qualche modo, tutto questo è stato per me un importante capitolo della vita del Game Italian Translation.
Tutto finito? Non lo so, sto cercando di capire se tutta questa passione per le traduzioni possa davvero avere un futuro... ma so che in fondo si è già chiusa un'era che difficilmente si potrà riaprire. Ho ancora alcuni impegni da risolvere una volta per tutte, poi si vedrà... o al più sarà il tempo (giudice incorruttibile) a decidere per me come ha già fatto alcune volte in passato.
Forse, nel frattempo, tornerò qui qualche volta a sfogarmi ancora.