Diario di un traduttore
[Pensieri, riflessioni, ossessioni e sogni di un giocatore alle prese con la lingua inglese]

Questo blog si è trasferito su diariotraduttore.com!!

domenica 24 dicembre 2006

Ormai ci siamo

Visto che ormai ci siamo quasi, mi unisco anche io al coro che ormai riempie tutto internet in questi giorni...

BUON NATALE A TUTTI!!!
Buon Natale

martedì 12 dicembre 2006

Malfunzionamenti blog

Causa recente passaggio al nuovo Blogger, il sistema tramite il quale gestisco questo mio spazietto, si stanno verificando vari malfunzionamenti. A breve cercherò una soluzione alternativa per cercare di riuscire a mantenere ancora attivo quanto fatto sinora.
Certo però che questa volta Google, ora nuovo proprietario di Blogger, mi ha deluso un po' (ed è la prima volta... speriamo sia l'ultima).

Aggiornamento: il problema dovrebbe risolversi nel corso delle prossime settimane, e comunque prima di Natale. Sino ad allora potrebbero ancora persistere alcuni errori nella visualizzazione delle pagine.

lunedì 4 dicembre 2006

Troppa risoluzione

Per la prima volta ho un problema da risoluzione troppo elevata. A cosa mi riferisco? Al mio nuovo PC portatile, il Sony Vaio VGN-BX397XP, che dispone di un monitor LCD dalla stupenda (e quanto mai inutile) risoluzione di 1920x1200 pixel.
Perché è inutile? Perché nessuno sano di mente lavorerebbe mai con quella risoluzione, essendo di fatto talmente piccola che non si riesce manco a leggere una scritta a monitor senza perdere un decimo della propria vista. Il punto ancor più fastidioso è però il fatto che impostando risoluzioni inferiori (pertanto più visibili) lo schermo diventa come "fuori fuoco", quasi ci fosse sopra una pellicola ad offuscare la vista.
Mi chiedo a che pro costruire monitor con schermi sempre più precisi, quando poi per lavorarvi si è costretti a scendere a risoluzioni infime che appaiono ben peggio di un vecchio (ma sempre utilizzabile) monitor a 1024x768 pixel. Mi sembra una scelta talmente insensata, che pare nessuno abbia mai testato uno di questi monitor prima di metterli in vendita.
Sia come sia, ora mi ritrovo con questo nuovo (fantastico? sì, ma solo per i videogiochi e i film) portatile del quale non so esattamente cosa farne... e che mi causa non pochi fastidi alla vista anche dopo un'ora di utilizzo, facendomi già tornare al mio vecchio notebook, che avrà sì meno potenza, ma almeno si riesce a guardarne lo schermo.

Sony Vaio VGN-BX397XP

A volte l'evoluzione invece di guardare a migliorare l'utilizzo di un mezzo tecnologico, si preoccupa solo di aumentarne le capacità senza nemmeno pensare se tutto ciò sia utile... è davvero questo il caso di parlare di evoluzione fine a sé stessa.
Se qualcuno dovesse pensare di comprare un nuovo monitor, ci pensi quindi bene a sceglierne uno che arrivi a risoluzioni tanto esagerate per due motivi: innanzitutto le risoluzioni superiori alla 1600x1200 sono pressoché inutilizzabili sia in ambiente lavorativo, sia in ambiente videoludico (a meno di disporre davvero di tanta RAM e un processore molto all'avanguardia), in secondo luogo spesso ritroverete un effetto sfuocato su tutte le risoluzioni più umane, al punto tale che anch'esse vi daranno fastidio.
Da parte mia cercherò di aggiornare i driver per cercare di migliorare la situazione, ma pare proprio un "difetto" di fabbricazione (virgolette d'obbligo, perché non è quel pezzo che è uscito male, ma sono tutti così) su cui alla fine non ci si può fare molto.

venerdì 1 dicembre 2006

Regole grammaticali

"Scroll", in un testo italiano, va referenziato come sostantivo maschile, o femminile?
Il perché di tale dubbio nasce da questa discussione sul forum di Hardware Upgrade, sito che reputo molto interessante e curato. La discussione circa la natura dell'utilizzo del termine "scroll" in un testo italiano è nata quasi per caso, come molte discussioni simili sui forum, e subito si è rivelata essere molto interessante seppur trattata in modo variegato... chi sostiene che vada usato come termine femminile (in quanto la traduzione più vicina è "pergamena" che in italiano è appunto tale), chi sostiene che vada trattato come un sostantivo maschile (come è nella lingua originaria). In pratica si è discusso dell'annosa questione: come usare termini stranieri nella propria lingua?
La questione non è semplicissima, e vede anche diverse correnti di pensieri, un po' come nell'uso delle "s" nel plurale dei termini inglesi usati in contesti italiani: c'è chi pospone la "s" anche in questi casi (es. "i films", "le patches", "gli screenshots", ...) e chi ritiene che sia più corretto usare il solo termine, senza applicarvi regole grammaticali estranee al linguaggio di destinazione. Personalmente sono più tendente a utilizzare questa soluzione nelle mie traduzioni, e nell'uso quotidiano. In altri termini, la "s" al plurale è una regola grammaticale che non appartiene alla nostra lingua, bensì a quella d'oltre Manica, pertanto se devo usare un termine inglese mi limito a riprenderne il termine, senza applicarvi regole estranee al contesto (es. "i film", "le patch", "gli screenshot", ...).

Regole grammaticali

Vale comunque la pena sottolineare come non sia da considerarsi strettamente scorretto l'uso della "s" finale, in quanto è ormai diventato uso comune quasi quanto l'uso di termini stranieri (nella fattispecie, inglesi o statunitensi); si tratta più di una scelta di stile.
Tornando alla questione del femminile o maschile per il termine "scroll", anche qui non si può delineare una soluzione univoca e universalmente corretta: stilisticamente è probabilmente più corretto utilizzare il maschile, ma non si può nemmeno escludere del tutto la traduzione "una scroll" (pur considerandola "sonoramente" brutta da leggere e da ascoltare). Il dualismo di questo utilizzo deriva da un fatto semplicissimo: non esiste il genere nei sostantivi inglesi. Tutto si limita a un generico "the" anteposto al termine ("the scroll" nel nostro caso).
Peraltro, questa particolarità linguistica può rivelarsi fonte di problemi per un traduttore, in quanto non è sempre semplice determinare davvero la forma di un termine (anche se questo non riguarda certamente da vicino i sostantivi di cui discutevamo sopra, quanto più gli aggettivi).
E allora quale è la soluzione? Probabilmente la fornisce un utente stesso su quel forum: non si può. E' sbagliato sia usare "uno scroll", sia "una scroll", in quanto la forma più corretta è senz'altro "una pergamena" (tra l'altro è anche la soluzione più semplice al problema). In sostanza, quando si può usare termini italiani, senza stravolgere il senso originale, è sempre meglio farlo (anche perché in caso contrario non si parlerebbe di "processo traduttorio"), e quando non si può fare altrimenti si cerca di dare una sonorità alla frase tale che non appia fuori contesto.

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