Diario di un traduttore
[Pensieri, riflessioni, ossessioni e sogni di un giocatore alle prese con la lingua inglese]

Questo blog si è trasferito su diariotraduttore.com!!

domenica 28 agosto 2005

La mia Francia

Una settimana esatta è passata dal mio ritorno alla "dura" realtà di sempre, lasciandomi così alle spalle due settimane passate tra Francia e Spagna (per l'esattezza i Paesi Baschi... che non bisogna mai azzardarsi a chiamare col nome della loro nazione perché altrimenti si arrabbiano). Le esperienze accumulate in questo lasso di tempo sono state fantastiche, e lasceranno sicuramente molti ricordi piacevoli nella mia memoria.
Nel frattempo, i superstiti di questa vacanza hanno raccolto le foto accumulate dalle varie macchine fotografiche: qui ne posto giusto qualcuna di quelle panoramiche prese (in ordine) ad Avignone, Le-Baux-de-Provence e Carcassonne. In esse è ritratto il Rodano, il cielo scuro della Provenza e le costruzioni medioevali che caratterizzano questo territorio. Un piccolo ritaglio di Francia!

La mia Francia 1

La mia Francia 2

La mia Francia 3

La mia Francia 4

La mia Francia 5

Etichette:

martedì 23 agosto 2005

Quindici uomini sulla bara del morto

Niente traduzioni per oggi: ebbene sì, anche oggi (come sempre più giorni ultimamente) mi "rubo" questo spazio per un pensiero totalmente diverso. L'ispirazione è nata ieri sera quando, facendomi un giro in un centro commerciale dalle mie parti, sono capitato davanti a una copia di Sid Meier's Pirates! al modicissimo prezzo di 14.90 euro. Il gioco in sé mi aveva colpito quando era uscito (avevo persino giocato al predecessore, il celebrissimo Pirates!), ma il costo elevato unito ad un dubbio personale sull'efficacia dei remake moderni mi aveva sempre fatto desistere. Ma a quel prezzo... beh, valeva la pena di richiare. E poi le storie di pirati e bucanieri mi hanno sempre affascinato.
Così, senza che me lo aspettassi, sono tornato a "immergermi" (non veramente, eh) nelle calde acque dei Caraibi, tra storie di marinai e l'eterne battaglie tra inglesi, francesi, olandesi e spagnoli.
Inizialmente mi aspettavo un gioco simile a Pirates of the Caribbean dei Bethesda Softworks (La Maledizione della Prima Luna in italiano... traduzione quanto mai bizzarra), solo con un po' più di gestione manageriale. Mi sbagliavo: Sid Meier's Pirates! è un gioco totalmente fuori dagli schemi, e appartenente a un genere tutto suo.

Galeone

Certo, col predecessore ha in comune non poco, ma a parte il legame di nominativo c'è qualcosa che qui non mi richiama alla mente quel carissimo gioco che ancora mi resta legato alla memoria. Ma poco importa, perché è piacevole e immediato. Ah sì, l'immediatezza: una volta l'avrei disdegnata, ma oggi col poco tempo che ho da dedicare ai videogiochi, questa particolarità è divenuta per me preziosa.
E poi è un gioco che riesce a unire (altra cosa che mi mancava) un po' di sano spirito goliardico al triste e cupo mondo dei filibustieri: non si avvicina a un Monkey Island qualunque, ma è sulla scia del celebre film Disney con Johnny Depp e Orlando Bloom... ed è una scia piacevole.
Insomma, un passatempo davvero molto godevole e ricco di sorprese, con mille anime diverse e dedicato a chi è affascinato dai galeoni e a chi ama lo spirito piratesco.
All'arrembaggio, filibustieri!!!

lunedì 22 agosto 2005

Back again

Tutte le vacanze hanno un inizio e una fine! Le mie hanno avuto il loro inizio (due settimane fa) e la loro fine (questo weekend). La tristezza del ritorno alla vita di sempre (e al lavoro di sempre) è però mitigata dall'incontro con amici e persone care che alleggeriscono ogni giorno il peso della quotidianità.
Ma il mio ritorno ha avuto due facce: la prima è quella tradizionale col mondo reale che tutti conosciamo, ed è senz'altro quella a cui ho dedicato molto più tempo. La seconda è invece quella col mondo internettiano: prima di andarmene avevo infatti appena concluso il rilascio di una traduzione piuttosto delicata, ovvero quella di IL-2 Sturmovik: Forgotten Battles (a cura di NvidiaMen). Perché delicata? Perché si trattava di una patch che si autoadattava al gioco a seconda dei file presenti (leggasi espansione). Molto facile che potesse fallire in determinate situazioni.
Torno, leggo e-mail e forum, ma non trovo segnali di problemi. Che sia andato tutto bene questa volta? A giudicare dal numero di download della traduzione e dall'assenza di problemi segnalati mi verrebbe da pensare di sì. Speriamo che questa situazione continui.
Risolta la situazione G.I.T. (non è accaduto altro in mia assenza), ora si torna alle (solite?) attività di sempre... e per il gruppo è in arrivo un nuovo lavoretto a sorpresa di cui mi dovrò occupare in questi giorni a venire (lavoretto di Turisasà). Oltre a questo dovrò, questa volta veramente, chiudere la traduzione di Star Trek Deep Space 9: The Fallen.

Ufficio

Questo giusto per fare il punto della situazione delle attività del gruppo, ma il mio pensiero torna di già alle meravigliose vacanze appena finite. Nei prossimi tempi metterò qualche foto, dalla Francia e dalla Spagna, giusto per completezza con i miei "angoli fotografici" (come quelli delle foto delle immersioni).
Prima di chiudere voglio scrivere un'ultima nota: queste vacanze mi hanno fatto scoprire per la prima volta la voglia di redigere anche un mio diario personale (non internettiano, ovvero cartaceo... e quindi non ne vedrete tracce qui). E' un diario totalmente fuori canoni (niente "oggi è successo questo... bla bla") e totalmente "ispiratorio". Forse, in fondo, anche con questo blog ho iniziato a scoprire quanto possa essere rilassante di tanto in tanto abbandonare ogni logica e farsi trasportare dal momento.
Ora però mi tocca tornare a lavorare... almeno fino alle prossime (lontanissime) vacanze. Per il G.I.T., inizierò a rimettermi in opera nell'arco di questa settimana... ma con molta calma, che il ritorno alla realtà di sempre non è affatto facile!

venerdì 5 agosto 2005

Sintomi di libertà

Ci siamo quasi: finalmente, dopo un periodo interminabile di lavoro piuttosto serrato (non parlo delle traduzioni, ma del lavoro che mi occupa otto ore al giorno per cinque giorni la settimana) sto per vedere la luce.
Sì, lo so, mi ero proposto e riproposto di non parlare di fatti privati su questo blog: in fondo non mi piace rendere pubblica la mia vita, senza contare che di fatto non interesserà a nessuno. Ma qualcosa voglio ugualmente concedermelo, qualche spazio personale in più in cui raccontare anche chi sono, far capire qualcosa di più di questo strano personaggio. O forse, molto più semplicemente, mi va di sfogarmi.
Il fatto che le vacanze stiano per sopraggiungere si sente proprio nell'aria, come una sensazione di libertà che mi sta cogliendo sempre più, e che mi sta condizionando: la prima follia (segno di questi sintomi) è stata la decisione di partire ieri notte destinazione Bergeggi (Liguria) per un'immersione notturna con altri miei amici subacquei. Fin qui non sembrerebbe poi così strano, se non fosse che oggi sono ancora a lavoro, ma con appena un paio di ore di sonno e alle spalle parecchi chilometri. Ma poco importa, perché ormai sto per lasciarmi alle spalle tutto l'ufficio per iniziare due settimane di completa libertà e relax.

Sintomi di libertà

In tutto questo non manca però un ultimo pensiero per il G.I.T. (ma va'): la traduzione di IL-2 Sturmovik: Forgotten Battles è infatti in procinto di essere rilasciata (oggi o al più domani), ma visto che il tempo è davvero contato al minimo, non potrò dare tutto quel supporto che avrei voluto poter offrire, almeno finché non sarò di ritorno (ma adesso preferirei non pensarci ancora a questo momento). La traduzione comunque è stata testata e ritestata da varie persone, tra cui (naturalmente) il nostro bravo NvidiaMen, Massimiliano Rovati (di Giochi per il Mio Computer) e alcuni ragazzi del 269esimo Gruppo Assalto "Papere Tigrate". Tutti i segnali sono stati positivi, quindi questa volta non si dovrebbero verificare problemi nell'applicazione della patch finale. Sono comunque certo che NvidiaMen saprà dare tutto il supporto necessario sul forum del gruppo durante la mia assenza.
Da parte mia, mi "limiterò" a isolarmi dal mondo e da qualsivoglia tipo di impegno (lavorativo o meno). Non sapendo, infine, se riuscirò domani a postare ancora qui su questo diario internettiano (intuitivamente non credo proprio di farcela) saluto già adesso tutti quegli avventurosi che, anche una volta sola, si sono addentrati in questa mia giungla di pensieri. Spero di non avervi annoiato eccessivamente, e se sono effettivamente riuscito a dare anche solo un piccolissimo spunto di riflessione nell'arco di questi mesi (quasi tre), beh... allora vuol dire che il mio obiettivo è stato raggiunto.
Ciao a tutti, e buone vacanze! :-)

mercoledì 3 agosto 2005

L'evoluzione gittiana

Storia del G.I.T., terza puntata: ebbene sì, torno ancora a scrivere un piccolo capitolo di questa mia visione del gruppo maturata nel corso di questi anni. Dove eravamo dunque rimasti l'ultima volta?
Ah sì, alla fine della traduzione di Clive Barker's Undying e alla nascita di quella di Deadly Dozen. Tempi burrascosi, quelli, quando ancora il gruppo non aveva una forma chiara e non si aveva ancora una visione chiara di quello che sarebbe stato il futuro, nonostante le intenzioni a continuare fossero ormai ben radicate.
Il nostro protagonista ora non era infatti più solo, ma aveva intorno a sé anche altre persone che condividevano la sua stessa passione: se quindi era possibile, ora aveva ancora meno controllo su quello che sarebbe potuto essere del G.I.T., poiché ormai iniziava a non essere più una sua idea, ma l'idea di un insieme di individui. Era ora di evolversi, di cambiare e mutare verso una forma più stabile e duratura, che funzionasse grazie ai suoi membri, ma che potesse anche mantenere la forma se questi avessero dovuto allontanarsi.
Si sà, infatti, che la vita reale chiede sempre il suo prezzo: io stesso me ne sto accorgendo (per i distratti, ne ho parlato nel post di ieri). Era quindi chiaro fin dall'inizio che non tutti i membri "fondatori" del gruppo avrebbero potuto restare per sempre attivi, ma (allo stesso tempo) sarebbe stato un peccato lasciare che questo intaccasse l'idea del gruppo stesso. E' comunque ovvio che questi pensieri, a quei tempi, non attraversavano ancora la mente di quel ragazzo che in un attimo di follia aveva dato via a tutto questo: solo ora riesco infatti a raccogliere le idee per analizzare quanto successo. Era piuttosto un insieme di eventi, a volte anche del tutto casuali, che hanno contribuito a costruire l'insieme.
I meriti? Di tutto il gruppo, dal primo all'ultimo e nessuno escluso. Erroneamente si potrebbe pensare, almeno leggendo la quantità di news che ho scritto io stesso sul sito nel corso del tempo, che io conti più di quanto effettivamente non sia. Io sono solo il più rumoroso, ma non l'anima del G.I.T., che è invece un'entità del tutto astratta a cui hanno partecipato tanto i membri attivi, quanto i collaboratori che ci hanno aiutato nei nostri progetti. E' appunto quell'insieme di cui parlavo sopra.

Evoluzione dell'uomo

Cosa accadde quindi con l'inizio della traduzione di Deadly Dozen? Accadde che furono gettati i semi per un futuro. Al gruppo già consolidato per Clive Barker's Undying si unirono altre persone desiderose di fornire tutto il loro aiuto: Salvatore "Xsmind" Xompero giunse in qualità di grafico per elaborare gli sfondi dei menu, mentre iniziavano ad avvicinarsi anche Alessandro "AlexSk8" Romeo e Luca "Bibo64" Pellizzoni. Tutte persone molto diverse tra loro, sia come età che come cultura e luoghi di origine.
E con loro arrivarono nuovi progetti: Thief II: The Metal Age, Supreme Snowboarding e Delta Force: Black Hawk Down, e tutti gli altri a seguire. Fu in questi tempi che fece ingresso nel gruppo la prima avventurosa ragazza, Francesca "YellowLady" Pezzoli, a cui fecero seguito Andrea "Entreri" Buonacasa, Fabrizio "Sev7en" Degni e Luca "Krenim" Deganello. Solo in ere più moderne arrivò una nuova ragazza nel gruppo, ovvero Gaia "Arwen" Narici, seguita questa volta da Marco "SteeQ" Meduri e gli ultimissimi (ma non per questo meno bravi) Salvatore "Turisasà", Francesco "Spider_83" Gaviraghi e Daniele "Bibbo" Gaviraghi. Un bel gruppetto, non trovate?
Tornando un attimo nuovamente indietro, vale la pena di sottolineare che Thief II: The Metal Age fu il primo lavoro che segnò un cambiamento nel gruppo: la traduzione non fu infatti condotta solo internamente, ma si avvalse della preziosa collaborazione (la prima) della nota rivista Giochi per il Mio Computer. In sé fu un evento molto importante, perché significava che il G.I.T. sarebbe stato aperto ad aiuti e collaborazioni anche esternamente, e non solo internamente.
A questa collaborazione ne fecero quindi seguito altre, come quella con il neonato VGameTT di Pierpaolo "Tidus" Onnis, o quella un po' più invisibile con gli Spaghetti Thief Project.
E così, tra una traduzione e l'altra, il Game Italian Translation giunge ai giorni moderni: alcuni membri storici del gruppo non ormai sono più attivi, ma altri sono arrivati con il loro bagaglio personale di esperienza e di voglia di mettersi in gioco facendo la loro parte. E' questo spirito che tiene unito il gruppo, uno spirito che (come si può facilmente intuire) non è interno al gruppo stesso, ma esterno.
Cosa ne sarà, quindi, del futuro del G.I.T. nessuno lo può dire con certezza: io cercherò sempre di esserci e di fare la mia parte, così come gli altri fanno ogni giorno la loro. E se anche io sarò ancora più rumoroso di loro, non vi dimenticate dei silensiosi che operano affinché tutto resti intatto nel tempo, perché il cuore del G.I.T. sono proprio loro!

Post collegati: Gli albori del Game Italian Translation
Piccoli Game Italian Translation crescono

Etichette:

martedì 2 agosto 2005

Era un videogiocatore

In questa settimana pre-ferie (manca comunque ancora troppo, sigh) non manca certo il lavoro per il G.I.T., anzi, ce ne è pure troppo. Come sempre...
Attualmente l'impegno principale (da chiudere entro questo weekend) è la versione aggiornata e corretta di IL-2 Sturmovik: Forgotten Battles, che ormai è quasi finita e mancano solo alcuni dettagli finali.
Pensando a questa traduzione non posso però fare a meno di fare una considerazione personale sui miei ritardi: ebbene sì, ultimamente proprio io ho accumulato un po' di ritardo sopra il normale nelle attività del gruppo. Da quando, infatti, ho iniziato a lavorare stabilmente, il mio tempo libero è andato diminuendo in maniera sempre più radicale e totale.
Ormai i momenti di relax da dedicare al G.I.T. che mi restano sono solo due: la sera e i weekend. Tralasciando i secondi (nei quali non sono quasi mai disponibile), le sere restano un momento delicato: non sempre, infatti, ho voglia dopo una giornata di lavoro di mettermi nuovamente davanti a un PC a pensare ad altri impegni. Naturalmente tutto dipende anche da vari fattori, come il non dover uscire con amici, o non aver passato una giornata pesante in ufficio. Resta comunque il fatto che non ho più tanto tempo come una volta da dedicare a questa passione, volente o nolente.
Quali sono le conclusioni di questa riflessione? Qualcuno potrebbe credere, erroneamente, che in fondo voglia abbandonare tutto. Niente di più errato.

Era un videogiocatore

La passione per le traduzioni che ho sviluppato in questi anni di G.I.T. non è affatto diminuita, al contrario del tempo. Una passione come questa non si può demolire o dimenticare facilmente. Sono solo i tempi di realizzazione dei miei impegni nel gruppo che hanno subito una "ferita" da questa situazione, ma non la loro realizzazione stessa.
Molti abbandonano un loro hobby perché crescono, e con il tempo si cambia. Io non so se cambierò, anche se sento che sto crescendo, nel bene e nel male. Ciò che so è che crescere sta cambiando il mio modo di avvicinarmi al mondo dei videogiochi, il mio modo di pormi verso di essi. Non appartengo più, ormai, alla categoria di coloro che attengono con trepidazione l'ultimo videogioco uscito, non cerco più di avere un PC potente per far girare giochi dalla grafica strabiliante. Mi accontento "solamente" di vivere (e rivivere) poche (ma buone) esperienze.
Tutto sommato credo che sia solamente la giusta evoluzione di un videogiocatore alle prese con più responsabilità di vita.
Niente impedirà comunque la buona uscita della versione 2.0 della suddetta traduzione di IL-2 Sturmovik: Forgotten Battles, né il progresso dei nostri altri lavori. Solo, magari, dovrò chiedere (sia a voi, che a me stesso) più tempo rispetto al passato. Tutto qui! :-)

lunedì 1 agosto 2005

Moderazione

Lemma: moderare
Sillabazione/Fonetica: [mo-de-rà-re]
Etimologia: Dal lat. "modera-re", deriv. di "mo-dus" 'modo, misura, moderazione'
Definizione: "v. tr. [io mòdero ecc.]"
1 contenere entro giusti limiti: "moderare l'ira, le spese, la velocità, il tono di voce moderare le parole, i termini", non usare espressioni sconvenienti o offensive "moderare un dibattito", esserne il moderatore
2 (ant.) governare, reggere moderarsi "v. rifl." contenersi, trattenersi, frenarsi: "moderarsi nel fumo, nel mangiare, nel rispondere". - Garzanti Linguistica

Quella riportata sopra è la definizione lingustica data dal noto dizionario Garzanti, ma esprime solo il significato lessicografico del termine: ciò che purtroppo non esprime è la complessità di un compito di tal senso. "Moderare l'ira, le spese, la velocità, il tono di voce moderare le parole, i termini" può non essere sempre facile quando si è alterati, ma quando si deve "moderare un dibattito" tutto si rende ancora più difficile, perché non basta fare attenzione al proprio comportamento, ma far sì che anche quello degli altri non sia eccessivo e che regni la pace nelle conversazioni.
Sicuramente (beh, forse) vi starete chiedendo quale è il motivo che mi ha spinto a redigere un simile pensiero sulla natura di questo termine: in realtà si tratta di un pensiero nato ieri sera, quando ho visto sul forum di Multiplayer.it (area The Player) una discussione dove un frequentatore salutava tutti perché in partenza per le vacanze. Ebbene, questo mi ha fatto ricordare che tra pochissimo parto anche io, e quindi quel forum potrebbe rimanere un po' scoperto, "moderatamente" parlando (temo che anche gli altri moderatori siano anche loro in vacanza)!
Non è da molto che cerco di fare del mio meglio per mantenere tranquilla quella parte di forum, e mai prima d'ora mi era capitato un tal compito su un'area così frequentata: solo adesso mi rendo conto, infatti, che non è così semplice cercare di pacificare flame, evitare spam e controllare discussioni su materiale illegale.

Scacchiera

Il lato difficile della questione è non prendere mai una posizione in un flame, ma cercare semplicemente di riportare la pace tra i "contendenti" evitando di diventare io stesso il bersaglio comune. Il tutto essendo non solo un moderatore, ma anche un frequentatore della stessa area (il che significa che mi piace partecipare attivamente alle discussioni, e non solo limitarmi a controllarne i toni come fanno molti altri moderatori).
Ciò che rende arduo il compito è capire cosa è meglio fare in ogni circostanza: secondo me la chiusura, la cancellazione e la modifica sono (e devono essere) l'ultima risorsa da adottare quando proprio non ci sono alternative. Mi piace infatti pensare che anche in una situazione un po' più agitata si possa riportare la calma senza farsi prendere la mano, anche se non è sempre così ovvio e facile. Ciò a cui vorrei auspicare è l'aiuto da parte degli stessi frequentatori del forum, più che altro di quelli più assidui che conoscono bene il "territorio".
Una delle cose più difficili resta comunque la scelta dell'atteggiamento da tenere quando due utenti iniziano a scontrarsi (cosa che, ultimamente, accade un po' troppo spesso, purtroppo): entrambi chiedono infatti spesso che gli venga data ragione e che venga presa una posizione netta contro l'altro. Personalmente ho sempre solo trovato un modo per uscire da questa "scomoda" situazione, ovvero ignorare tali suggerimenti e agire secondo mia coscienza. La conseguenza più ovvia è che così non si finisce per essere molto amati (chi ha inventato la frase "arbitro cornuto"?).
Adesso starò via per un po', e gli utenti di The Player avranno abbastanza libertà (come detto sopra, temo che anche gli altri moderatori siano in ferie). Sono curioso di vedere cosa troverò al mio ritorno!