Nel nostro bel paese esistono molte riviste che parlano di videogiochi, ma poche sono quelle che hanno tirature di un certo livello: due nomi?
The Games Machine e
Giochi per il Mio Computer su di tutte! Senza dubbio alcuno.
Lo spunto di questo post nasce da varie discussioni tenutesi su forum in ogni dove (più o meno) sul passaggio di proprietà di TGM da Xenia Edizioni a Future Media, società inglese che possiede molte riviste (italiane e straniere) del settore, tra cui anche GMC! Ebbene, in occasione di questo evento si è letto un po' di tutto in giro per la grande rete: principalmente il soggetto dello scontro è lo stesso di sempre, ovvero la ricerca della rivista migliore, quella non dedicata ai famigerati (a tal proposito ci starebbe bene una taglia "wanted" alla Far-West) casual-gamer, ma quella dedicata agli (tenetevi forti) hardcore-gamer, ovvero quelli che dei videogiochi hanno una conoscenza illimitata. Chissà perché la prima categoria, nonostante nessuno faccia parte (almeno, non sentirete mai nessuno ammetterlo), è così numerosa.
Chiudendo un attimo questa divagazione (che magari approfondirò in futuro) e tornando all'evento di cui sopra, le fazioni sembravano chiare: chi affermava che TGM fosse la migliore mai esistita, chi sosteneva che GMC occupasse il trono reale delle riviste. Ma la ragione, come spesso ho capito nella mia vita, sta nel mezzo...
Probabilmente (e sottolineo "probabilmente", in fondo è solo la mia opinione) sono entrambe riviste di un certo livello: entrambe cercano di trattare i videogiochi per chi vuole giocare tutto e sapere tutto di ciascun titolo che esce sul mercato. Il che, in fondo, è quello che interessava anche il sottoscritto fino a... fino a quando?
Il cambiamento nel mio modo di affrontare i videogiochi (di cui ho già tanto parlato su questo diario) mi rendo conto che sta iniziando a influenzare anche le mie letture: ho come la sensazione che TGM e GMC non facciano più al caso mio, le leggo quasi più per passare il tempo che per il piacere. Forse sono i giochi che non mi attraggono più così "morbosamente" (sono l'unico a cui non frega niente di F.E.A.R. e Quake IV?), forse non mi importa più di leggere le solite recensioni che leggo da tanti anni.
Sia come sia, dopo aver iniziato con riviste come K e Zeta ed essere poi passato a TGM e GMC, per la prima volta sento la necessità di qualcosa di più: non è che i videogiochi non mi interessano più, ma voglio conoscerne altri lati. Per questo sto iniziando a leggere "Masters of Doom", libro edito da
Multiplayer.it, che racconta la storia dell'impero creato dai Due John, Carmack e Romero. E' una sorta di analisi dell'evoluzione del mercato vista dal punto di vista di questi due grandi personaggi.
Altresì, ho scoperto una nuova rivista da poter seguire, una rivista che si pone su un piano molto differente da quelli delle altre: si tratta di Videogiochi, edizione italiana della famosa (all'estero) Edge. Ciò che la differenzia dalle altre è il punto di vista meno incentrato sul singolo titolo con le sue caratteristiche, ma sul mercato e le sue evoluzioni (nonché involuzioni).
Forse è esattamente quel qualcosa che cercavo.