Torino 2006
Clima: Temperatura nella media stagionale.
Protagonisti: Un gruppo di amici.
Ora del giorno: Sera e notte inoltrata.
Sceneggiatura: A Torino si preparano i festeggiamenti per la fine dei giochi olimpici invernali di febbraio 2006. Migliaia di persone animano questo scenario come un fiume in piena e instancabile, dal tardo pomeriggio alle prime ore del mattino. Ogni angolo di strada si trasforma in un'ordalia di colori, suoni e odori da ogni parte del mondo, quasi che Torino stessa ne fosse per una notte al centro; una città diversa dal solito, addirittura risplendente nella sua pulizia, nella sua cura per dettagli apparentemente insignificanti, ma fondamentali per trasformarla in quella città gioiosa e festosa che in questo momento è. Ogni particolare è parte dell'insieme, ognuno indispensabile componente di un puzzle che si tiene insieme senza bisogno di ulteriori sostegni.
I nostri protagonisti si muovono in questo scenario animato, da piazza San Carlo al lungo Po', passando per piazza Castello e molte altre vie più o meno aperte. Il loro pellegrinaggio è costellato di giocolieri, bande musicali, un villaggio dove poter provare con mano alcuni di quegli sport che tanto fanno parlare alle olimpiadi, e mille altre emozioni che non si possono raccontare con parole.
Ogni loro passo in questa atmosfera riserva emozioni uniche come quella di condividere tutto questo insieme ad altre migliaia di individui, tutti partecipanti a un evento, non unico, ma non per questo meno meraviglioso e grandioso.
I ragazzi, aggirandosi in questo scenario, provano con curiosità cosa significa toccare con mano una mazza da hockey e vedono con i loro occhi una gara di curling, sport alquanto bizzarro ma non per questo meno nobile di altri (sebbene molto bistrattato). Ma la notte è giovane, e questo è solo un inizio di qualcosa che si concluderà solo molte ore più tardi, quando i protagonisti, stremati da quasi otto ore di cammino, si ritireranno a casa per un meritato riposo.
Ma i ricordi di quella serata li accompagneranno piacevolmente anche i giorni seguenti, quando (in università o al lavoro) avranno un attimo per svagarsi e dimenticare i problemi di tutti i giorni.